MBM in Illustrazione Italiana

L’Illustrazione Italiana fu una rivista settimanale italiana con sede a Milano, pubblicata ininterrottamente dal 1873 al 1962 per un totale di quasi 5 000 numeri. E’ stato uno dei settimanali illustrati più letti in Italia dalla fine Ottocento all’avvento della televisione.  In una monografia dal titolo I ricostruttori d’Italia nei 25 anni di regno di Vittorio Emanuele III° in cui vengono presentate le più importanti realtà  dello sviluppo economico, industriale, artigianale, ecc. del paese, l’autore Gastaldi ripercorre la nascita della Molini Besozzi Marzoli.

L’illustrazione Italiana I ricostruttori d’Italia nei 25 anni di regno di Vittorio Emanuele III° – 1925

“Chi spingesse i passi fino in via Adige – la terza via a destra del Corso 28 ottobre – e facesse sosta di fronte alla stazione di Porta Romana e all’Azienda Termo-Elettrica municipale, sentirebbe intorno fervente l’opera alacre di una grande industria, chè il fragore delle macchine e l’ausilio degli uomini gli giungerebbe all’orecchio come un inconfondibile avviso. Se dovessi scrivere del Molino Besozzi Marzoli in rapporto alle recenti disposizioni di legge che riguardano il confezionamento del pane di tipo unico, avrei da dire quel tanto che ognuno già apprese dalla stampa quotidiana. Ho invece da dire qualcosa su tutto quanto riguarda lo sviluppo storico-tecnico e l’organizzazione attuale di questa importantissima azienda.

Veduta esterna

Costituita con istromento 11 Giugno 1911 [NDR: in realtà 01 Giugno 1911] dal dott. Gerolamo Serina, notaio in Milano, la Società Anonima Molino Besozzi Marzoli vide cominciare i lavori di costruzione del fabbricato nel luglio dello stesso anno. La Ditta Fratelli Buchler di Uzwil allestiva frattanto il macchinario necessario. Ma in modo encomiabilmente febbrile furono condotti i lavori, che con il fabbricato, come il macchinario erano già pronti a meno d’un anno di distanza, e alla metà di marzo del 1912 il grandioso stabilimento già funzionava.
Le condizioni di tempo poterono dirsi favorevoli in quanto che allora la città di Milano possedeva ben pochi molini moderni, ed uno stabilimento automatico, corredato di macchine modernissime ed impiantato con severi criteri di tecnica e d’amministrazione, non poteva mancare allo scopo.

Cav. Giuseppe Trolli
presidente del Consiglio d’amministrazione

Anche favorevoli erano le condizioni di luogo, essendo, come dissi, lo stabilimento situato proprio all’ingresso della stazione ferroviaria merci di Porta Romana ed in prossimità delle Tranvie Interprovinciali (viale Romana) e delle Tranvie del Ticino (viale Lodovica), quasi equidistanti dal molino. In queste tre stazioni ora si svolge quasi tutto il lavoro di carico e scarico del Molino Besozzi Marzoli.
Lo stabilimento, poi, raggiunse l’efficienza normale quando il molino venne portato a 1000 quintali di lavorazione giornaliera.

L’attuale Consiglio d’amministrazione è composto di uomini egregi e atti ad assicurare all’azienda vita gagliarda e duratura. Tra essi i principali sono: cav. Giuseppe Trolli, presidente; comm. Cesare Besozzi, consigliere delegato; ing. Francesco Bardelli, sig. Giovanni Marzoli, cav. rag. Ambrogio Puricelli, consiglieri; avv. Gerolamo Puccunelli, segretario.
Ritengo opportuno, a questo punto, indugiare su taluni particolari biografici del cavalier Trolli e del comm. Besozzi. Il primo, nativo di Varese, eminente costruttore edile, è stato animatore e creatore di importanti costruzioni edilizie in Italia e all’estero. In Romania, dove lavorò molti anni, costruì parecchi grandiosi edifici, alcuni dei quali a Bukarest sono di sede di Ministeri. Egli fu insignito dalla casa regnante di Romania, della croce di cavaliere per le sue benemerenze.
Tornato in partria, il cav. Trolli non esitò a offrire appoggio morale e materiale a parecchie industrie. Con vero e lodevole slancio contribuì nel 1911 alla fondazione della società Molino Besozzi Marzoli di cui fu nominato presidente.

Comm. Cesare Besozzi
Consigliere Delegato

Il comm. Cesare Besozzi, dalla natìa Gavirate dove iniziò giovanissimo la sua carriera commerciale nel ramo cereali, passò a Varese nel 1900 per impiantarvi un molino di granone, che egli esercì per parecchi anni; venuto a Milano nel 1911, ideò e fondò il Molino Besozzi Marzoli al quale dette tale impulso da portarlo tra i primi per modernità d’impianti e superiorità di prodotti.
Particolarmente versato nei problemi dell’industria molitoria, ne studiò i rapporti col campo commerciale e con quello economico sociale, avendo sempre di mira il benessere e la grandezza del paese.
Presidente dell’Associazione Granaria di Milano nel 1917, fu membro dell’ultimo Consiglio della Camera di Commercio di Milano e vi rappresentò anche la classe dei granari. Si fece ideatore e promotore della Borsa Cereali di Milano, costituita il 15 marzo 1926, della quale presiede attualmente la deputazione.
Durante i periodi bellico e post-bellico, fu, ed è tuttora, apprezzato consulente delle autorità per quanto riguarda l’industria molitoria e il commercio dei cereali.
Presidente del Consorzio Lombardo dei Mugnai che fondò nel 1918, è stato pure presidente dell’Associazione Nazionale dei Mugnai, che ora ha sede in Roma e che è stata da lui ideata e fondata nel 1917.

Sala laminatoi

Per riferire qualcosa sulle fasi successive di sviluppo industriale del Molino Besozzi Marzoli, amiamo riprodurre talune eloquenti cifre che riguardano la produzione giornaliera a cominciare dal primo anno di esercizio del Molino.
Così: nel 1912 quintali 250, nel 1913 quintali 300, nel 1916 quintali 500, nel 1918 quintali 800, nel 1924 quintali 1000, e attualmente la produzione supera i mille quintali.
La visione d’insieme dei fabbricati del molino offre alla mente la considerazione sulla grandiosità della costruzione in tutto degna di ospitare un’industria vasta e complessa com’è quella d’un molino moderno; mentre, singolarmente preso, ogni fabbricato dà a riflettere sul perfetto criterio di distribuzione dei vari riparti esattamente cònsoni alla varietà di operazione cui ciascuno di essi è adibito.
Per brevità, mi limito a riferire i principali che sono: i silos, della portata di circa 40 000 quintali, il fabbricato ad uso pulitura dei grani, il molino, i magazzini, il fabbricato per gli uffici e quello per l’officina, i locali per deposito di benzina, spogliatoio operai, scuderia, fienile, rimessa e garages. 

Il cortile

Gli operai, che in numero di quaranta attendono al lavoro quotidiano, come i quindici impiegati agli uffici, circondano della loro migliore stima i dirigenti ai quali, d’altro canto, è cura precipua di vigilare i bisogni dei dipendenti.
La forza motrice complessiva fruita dallo stabilimento di via Adige è di 350 HP ed è fornita dalla <<Edison>>.
Per ciò che va riferito al lavoro di importazione e di esportazione della Soc. An. Molino Besozzi Marzoli, è da dire che il 70 % della materia prima è prodotto in Italia: mentre il 30 % viene importato dal Nord e Sud America, dall’Australia, dalla Russia e dai Paesi Balcanici. 

Sala Plànsicher

Per la successione delle varie fasi di lavorazione, giova e basti sapere che in un reparto avviene la prima e la seconda pulitura del grano, in un altro la macinazione del grano propriamente detto, in un terzo si trovano i cassoni di deposito, il magazzino delle farine distribuite in dieci cassoni e silos e due cassoni per i cascami.
Le principali marche delle farine sono: 00, 0, gr., A, 1; delle farinette: N, 3 e 4 da foraggio; e dei cascami: farinaccio, crusca e tritello.
La Soc. An. Molino Besozzi Marzoli è dunque una poderosa e modernissima industria atta a spingere le proprie sorti a tal grado da far pensare che anche nella singolare e importante industria molitoria anche l’Italia può vantare la supremazia.”

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